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Il diktat del rigore di quest'’europa criminale e L'URGENZA ed i BENEFICI DELL’ USCIRE DALL'EURO. di
Vanna Sereno E’
ormai ampiamente dimostrato che il metodo imposto da quest’Europa,
dominata dalle oligarchie finanziarie, che continua ad applicare il suo
diktat del rigore, provoca risultati catastrofici sulle economie dei
singoli paesi ai quali viene applicato. Il diktat imposto alla Grecia,
negli anni recenti, viene attualmente applicato ad altri paesi
d’Europa, a partire dall’Italia.
A
tal proposito mi viene in mente la citazione più saggia e lungimirante
dell’ultimo secolo per cui, secondo Einstein, la definizione di FOLLIA
sia: "continuare a fare le stesse
cose aspettandosi risultati diversi" Chiedetevi
dunque se la "volontà" di fare le stesse cose (non errori),
più che un’espressione di follia, non lasci, invece, trasparire
l'assoluta malafede e le vere intenzioni della classe dominante che
utilizza l'Euro come strumento di governo ed il debito pubblico,
strutturato in modo tale da autoalimentarsi, come strumento di ricatto?
Prima
usciremo dall'Euro e prima vedremo la luce. Molti
si chiedono quali sarebbero i costi dell'uscita dall' Euro ma perché
solo pochi si chiedono quali sarebbero i costi del rimanerci? Se
gli italiani comprendessero il meccanismo perverso con il quale l'Euro
sta svolgendo la sua mansione di liquidatore dei beni pubblici e
privati, a favore delle oligarchie finanziarie, pretenderebbero di
scapparne a gambe levate. L'
Euro creerà solo un salasso distruttivo e quando avrà esaurito il suo
compito, cioè, quando ci avranno espropriati d'ogni nostro bene,
pubblico e privato, si uscirà comunque dall'Euro perché l'Euro non sarà
più sostenibile. Cosa
stanno facendo alla Grecia? Pensateci ... I
paesi in crisi, sempre più, economicamente in difficoltà, rivolgendosi
all'Europa, continueranno ad aumentare il debito con altri prestiti, sin
che in Europa gli diranno di NO. Sapete bene cosa accade
successivamente. La Troika impone, la mortalità infantile inizia a
crescere, vien meno il diritto alla salute, man mano gli altri diritti
ed il dissesto sociale è servito. Quando la disperazione arriva a
livello di guardia, ogni cosa varrà nulla e la svendita d'ogni cosa sarà
nel suo pieno fulgore. SE
USCISSIMO DALL'EURO SUBITO, LA SVALUTAZIONE CI SALVEREBBE. Se
è vero che subito ci costerà di più andare all'estero, è anche vero
che noi viviamo in Italia e che, per tutti, risulterà più conveniente
acquistare in Italia, l'esatto contrario di quanto accaduto in Svizzera
che ha rivalutato la sua moneta ed è crollata la Borsa, il canton
Ticino è entrato in crisi e la gente si è messa ad andare a comperare
a Como, gettando nel panico tutti gli esercizi commerciali che hanno
iniziato a licenziare.
Tornare
alla nostra moneta nazionale, porterebbe il nostro paese ad un immediata
ripresa dell'occupazione, la nostra Borsa salirebbe ed il reddito
italiano tornerebbe a crescere. Al
contrario di altri paesi, come per esempio Austria,Turchia ed altri, in
Italia, per ora, abbiamo un grande vantaggio. Oltre il 90% del nostro
debito è in legge italiana e potremmo convertirlo nella nostra valuta,
trasformando anche questo in un beneficio. Ci
perderebbero i detentori del nostro debito all'estero, non di certo noi
italiani. Il
mercato immobiliare e tutto il suo indotto, vedrebbero un'immediata
ripresa. Erroneamente molti
pensano che crollerebbero i prezzi delle case ma non pensano che le case
sono un bene reale e come tale, non potrebbe affatto subire un tracollo.
Mai visto un immobile rimpicciolire a causa della svalutazione di una
moneta. I prezzi sarebbero convertiti nella nuova moneta ed il mercato
tornerebbe a fiorire. Provate
a vendere una casa oggi, al prezzo nominale. Oggi, in realtà non la
venderesti neppure a metà prezzo ... Quindi? Cosa significa questo,
restando con l'Euro? Che in futuro potresti venderla ad un terzo del
valore nominale o forse neppure più ad
un terzo. PEGGIO: quando non doveste più riuscire ad affrontare la
pressione di una tassazione sempre più esagerata, per raggiunti limiti
di sopportazione, le vostre case se le prenderebbero gratis, lasciandovi
nella disperazione più assoluta. Negli
anni 80, con la nostra
moneta sovrana, quando c’era un inflazione a due cifre, sono state
poste in essere le basi per fortune nazionali ed internazionali. C’era
la scala mobile e tutti andavano via tranquilli. La scala mobile era uno
strumento economico di politica dei salari, volto ad indicizzare
automaticamente i salari all'inflazione e all'aumento del costo della
vita secondo un indice dei prezzi al consumo. Uscendo
dall’Euro, nessun problema per i fondi d’investimento italiani che
verrebbero semplicemente rivalutati. Se invece si possedessero fondi di
investimento in altre monete, grazie alla svalutazione della nostra
moneta, ne avremmo persino un vantaggio.
I mutui? Verrebbero
semplicemente convertiti nella nuova moneta. Semmai diverrebbe più
conveniente onorarli in moneta sovrana perché la quota residua da
pagare varrebbe progressivamente sempre di meno.
Non date retta ai terroristi dell’Euro senza approfondire
personalmente: (Sui mutui, ad esempio, ne ho sentite dire davvero di
tutti i colori. Se si
ascoltano i politici incompetenti che devono solo reggere il gioco
all’Europa dei criminali, siamo fritti. La stragrande maggioranza dei mutui sono a tasso fisso (e quindi non
cambiano) o a tasso variabile legato al tasso Euribor che è una media
europea. Per
chi ha un mutuo il vero guaio è essere costretti ad accettare uno
stipendio dimezzato, come presto accadrebbe, per poter lavorare, dato
che le rate dei mutui, invece, non si dimezzeranno. Pensate
che, un giorno, ho sentito dire, da Pier Ferdinando Casini, un assoluto
asino in economia, durante un’intervista al telegiornale, dove ha
lanciato il suo “rutto” di terrorismo, che se si fosse alzato lo
spread, chi avesse avuto da onorare un mutuo sarebbe stato gravemente
penalizzato. Lo scienziato
in idiozia economica ha solo confuso lo spread dei mutui che è il
ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base, quale
proprio ricavo, al momento della sottoscrizione del mutuo (l'Euribor costituisce la componente variabile del
tasso, mentre lo spread quella fissa, che resterà invariata per tutta
la durata del mutuo), con lo spread che si usa
per esprimere la differenza
tra due tassi di interesse, sui titoli pubblici (normalmente prendiamo
in considerazione la differenza tra il rendimento dei Bund
tedeschi e i
nostri Btp decennali). Caro Pier Ferdinando Casini. Hai detto un’immensa
cazzata ed il guaio è che molti italiani si sono spaventati a morte e
ti hanno creduto !!! Ma per certi politici la vergogna è un sentimento
sconosciuto. Se riescono ad indurli a dire certe stupidaggini è perché,
in realtà, non sanno assolutamente quello che dicono. Altri, invece,
sono consapevolmente falsi ed immaginano di avere a che fare con un
popolo di stupidi, che spesso, però, gli rendono il gioco davvero
troppo facile. Guai a credere a quei terroristi che ci dicono che se
uscissimo ora dall’Euro e dai trattati che ci vincolano alla dittatura
economica perderemmo i soldi prestati ad altri paesi. Approfondendo queste materie, sarebbe facile
comprendere come uscire dall’Euro, subito, per l’Italia sia
imperativo ed assolutamente vantaggioso. Il fondo salva stati del quale
facciamo parte, ci vede come prestatori ma non potrebbe mai salvare noi,
per molteplici ragioni. Gli oltre 40 miliardi prestati alla Grecia e gli
oltre 20 miliardi prestati alla Spagna, sono un prezzo irrisorio
rispetto al prezzo che dovremmo ancora pagare se dovessimo rimanere
intrappolati nei trattati europei come, per esempio il MES. Se non
scappiamo subito da questa TRAPPOLA, non avremo più alcuna speranza.
Attualmente, la svendita continua
ed i
grandi padroni dell’élite finanziaria, sono i primi a rallegrarsi
all’annuncio che la Banca Centrale Europea avrebbe emesso 720 miliardi
di euro all’anno con i quali acquisire i crediti inesigibili dalle
grandi banche, politicamente collegate a quest’Europa criminale.
La Federal Reserve e la Bce hanno riportato l’Occidente al
tempo in cui un gruppetto di aristocratici era padrone di tutto. La nostra situazione e quella della Grecia, sono, ad
oggi, comunque, completamente diverse e dimenticarci del loro debito,
nei nostri confronti, sarebbe la cosa più saggia ma se gli italiani non
comprenderanno velocemente, certamente, diverremmo anche noi come la
Grecia. Mi è rimasta impressa una metafora usata
dall’economista Claudio Borghi: “ al tavolo di un ristorante: uno è
nel menù, l’altro è il cliente che deve mangiare”. Vi lascerò quindi con questa riflessione: “Secondo
voi, nello specifico, fra Italia e Grecia, chi è nel menù e chi è il
cliente del ristorante?”
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