Sono stata inserita in un gruppo Facebook, a mia insaputa, e trovandomi a cercar di comprendere chi fossero ho iniziato a leggere, trovandomi sul loro giornale on line. Qui sotto l' articolo ed in seguito la mia risposta.
INDIETRO Fonte:    RETESEI (AV)     http://www.retesei.com/2011/33797.html


QUESTA  LA  MIA  RISPOSTA  al Sig. Franco Petraglia: 
(3 marzo 2011)

Non so chi mi ha inserita in questo gruppo ma sono abituata a leggere ed ho aperto un articolo, a caso, dal giornale on line: Costituzione Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa S.C.S.D.  Sono rimasta perplessa dall' articolo di Franco Petraglia e ve ne spiegherò le ragioni.

 La frase alla quale vorrei rispondere, scritta da Petraglia è:
"Non è facile farmene una ragione in una società che è sempre più spinta ad una rivoluzione tecnologica (con relativo business) e sempre meno attenta alla sensibilità  d' animo del lettore ed alle sue capacità tecnologico informative".

Caro signor Petraglia, comprendo le malinconie delle letture su carta, io sono un' amante della carta stampata, ma è necessario fare un passo avanti e comprendere in che tipo di mondo stiamo vivendo. Lei cita il "business" legato all' evoluzione  tecnologica del web, che minaccia seriamente l' editoria.
Le mancherà il rapporto dialogico ed umano con la sua edicolante ma direi che vale la pena riflettere su quanto danno abbiano prodotto i media di stampa e quelli televisivi. Da troppo tempo si sono venduti al sistema, che null' altro fa se non l' interesse del potere economico, qualcuno venduto a qualche ideologia, pochi sprazzi di luce riservati ad affrontare seriamente le piaghe umane su cui questo sistema specula.

Se parliamo di business ... i veri business, quelli indefinibili ... si sono perpetrati a spese dei deboli, della massa bue di cui, io e lei, signor Petraglia, facciamo parte.  Provi a scacciare le malinconie ed a chiedersi quali siano le principali ragioni di mortalità al mondo e quando le avrà individuate si chieda .... cosa possiamo fare? Se imparasse a navigare sul web ( o se naviga, navigasse di più ) inizierebbe a pensare che le malinconie sono nulla rispetto a quanto si potrà fare attraverso un' informazione che scenda a reale contatto con gli esseri umani, dove gli esseri umani entrano in campo con tutta la loro disperazione ed i loro problemi. Gli esseri umani muoiono di mali coltivati dal potere economico che fa sì che il diritto umano della salute, che dovrebbe essere inviolabile, sia solo un' utopia nella quale confondere la gente del mondo. 

Il web potrà fare molto per ridurre la mortalità prematura, specialmente contro la prima e la terza causa di mortalità al mondo.  Milioni di malati di cancro, loro parenti ed amici, ogni giorno, navigano alla ricerca di comprensione e di soluzioni, imbattendosi  in cose documentate e documentabili che nessun giornale o televisione ci avrebbe mai detto. Milioni di persone sono inorridite e si stanno organizzando, stanno lottando, stanno resistendo contro un sistema che non ha mai consentito la libertà di stampa. Non ci sono solo i malati di cancro, signor Petraglia, ci sono anche i malati di sclerosi multipla e molti altri ancora .... che lottano per i propri diritti, molti informano e si informano con coerenza e rispetto ed in questi percorsi, che io seguo ogni giorno, in prima linea, intravedo il cambiamento. 

Caro signor Petraglia, mettiamo da parte le malinconie e cerchiamo di comprendere che alle volte, qualche cambiamento è proprio necessario e se se ne valutano i benefici, anche la malinconia non ha più giustificazione alcuna. Se poi vuole privilegiare il rapporto dialogico ed umano allora sia benvenuto nel web fra coloro che vogliono un' incontro intellettuale capace di portare nuove idee e cambiamento, per poter consegnare un mondo migliore ai nostri figli. Caro signor Petraglia se mai vorrà seguire i miei consigli su come gettar via questa ingiustificata malinconia e pensa che potrei esserle utile, la invito a mettersi in contatto con me, anche attraverso Facebook, dove c'è molto da fare nel campo umanitario e di contatti umani, veri, onesti e leali ce ne sono a volontà. Non bisogna spaventarsi dei frequentatori di FB perchè si sentono notizie di accadimenti non etici e vergognosi.

Il Web è il riflesso della stessa poliedricità che contraddistingue il genere umano nelle sue sfaccettature più varie. Chi pensa di sopravvivere bene in questo mondo, entri sereno nel web, perchè coloro che lottano per la libertà di pensiero, oggi, lo fanno lì. E' rimasta l' unica via per una comunicazione senza briglie e senza censura che obbligherà questo sistema a cambiare rotta per evitare di implodere inesorabilmente per mancanza di credibilità (la teoria dei camaleonti). 

Caro signor Petraglia ho sentito la necessità di risponderle  perché, in questo modo ho risposto a molte persone scettiche nei confronti del web, che in esso vedono solo un nemico. La saluto cordialmente e la ringrazio per avermi fornito l' occasione di poter affrontare questo argomento che mi stà particolarmente a cuore.         

Cordialmente,   vanna  sereno

INDIETRO

web master:    v.s. Vanna Sereno