Non so chi mi ha inserita in questo gruppo ma
sono abituata a leggere ed ho aperto un articolo, a caso, dal
giornale on line: Costituzione Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa
S.C.S.D. Sono rimasta perplessa dall' articolo di Franco
Petraglia e ve ne spiegherò le ragioni.
La
frase alla quale vorrei rispondere, scritta da Petraglia è:
"Non è facile farmene
una ragione in una società che è sempre più spinta ad una
rivoluzione tecnologica (con relativo business) e sempre meno
attenta alla sensibilità d' animo del lettore ed alle sue
capacità tecnologico informative".
Caro signor Petraglia, comprendo le malinconie delle letture su
carta, io sono un' amante della carta stampata, ma è necessario
fare un passo avanti e comprendere in che tipo di mondo stiamo
vivendo. Lei cita il "business" legato all' evoluzione tecnologica
del web, che minaccia seriamente l' editoria.
Le mancherà il rapporto dialogico ed umano con la sua edicolante ma
direi che vale la pena riflettere su quanto danno abbiano prodotto i
media di stampa e quelli televisivi. Da troppo tempo si sono venduti
al sistema, che null' altro fa se non l' interesse del potere
economico, qualcuno venduto a qualche ideologia, pochi sprazzi di
luce riservati ad affrontare seriamente le piaghe umane su cui
questo sistema specula.
Se parliamo di business ... i veri business, quelli indefinibili ...
si sono perpetrati a spese dei deboli, della massa bue di cui, io e
lei, signor Petraglia, facciamo parte. Provi
a scacciare le malinconie ed a chiedersi quali siano le principali
ragioni di mortalità al mondo e quando le avrà individuate si
chieda .... cosa possiamo fare? Se imparasse a navigare sul web ( o
se naviga, navigasse di più ) inizierebbe a pensare che le
malinconie sono nulla rispetto a quanto si potrà fare attraverso
un' informazione che scenda a reale contatto con gli esseri umani,
dove gli esseri umani entrano in campo con tutta la loro
disperazione ed i loro problemi. Gli esseri umani muoiono di mali
coltivati dal potere economico che fa sì che il diritto umano della
salute, che dovrebbe essere inviolabile, sia solo un' utopia nella
quale confondere la gente del mondo.
Il web potrà fare molto per ridurre la mortalità prematura,
specialmente contro la prima e la terza causa di mortalità al
mondo. Milioni di malati
di cancro, loro parenti ed amici, ogni giorno, navigano alla ricerca
di comprensione e di soluzioni, imbattendosi in
cose documentate e documentabili che nessun giornale o televisione
ci avrebbe mai detto. Milioni di persone sono inorridite e si stanno
organizzando, stanno lottando, stanno resistendo contro un sistema
che non ha mai consentito la libertà di stampa. Non ci sono solo i
malati di cancro, signor Petraglia, ci sono anche i malati di
sclerosi multipla e molti altri ancora .... che lottano per i propri
diritti, molti informano e si informano con coerenza e rispetto ed
in questi percorsi, che io seguo ogni giorno, in prima linea,
intravedo il cambiamento.
Caro signor Petraglia, mettiamo da parte le malinconie e cerchiamo
di comprendere che alle volte, qualche cambiamento è proprio
necessario e se se ne valutano i benefici, anche la malinconia non
ha più giustificazione alcuna. Se poi vuole privilegiare il
rapporto dialogico ed umano allora sia benvenuto nel web fra coloro
che vogliono un' incontro intellettuale capace di portare nuove idee
e cambiamento, per poter consegnare un mondo migliore ai nostri
figli. Caro signor Petraglia se mai vorrà seguire i miei consigli
su come gettar via questa ingiustificata malinconia e pensa che
potrei esserle utile, la invito a mettersi in contatto con me, anche
attraverso Facebook, dove c'è molto da fare nel campo umanitario e
di contatti umani, veri, onesti e leali ce ne sono a volontà. Non
bisogna spaventarsi dei frequentatori di FB perchè si sentono
notizie di accadimenti non etici e vergognosi.
Il Web è il riflesso della stessa poliedricità
che contraddistingue il genere umano nelle sue sfaccettature più
varie. Chi pensa di sopravvivere bene in questo mondo, entri sereno
nel web, perchè coloro che lottano per la libertà di pensiero,
oggi, lo fanno lì. E' rimasta l' unica via per una comunicazione
senza briglie e senza censura che obbligherà questo sistema a
cambiare rotta per evitare di implodere inesorabilmente per mancanza
di credibilità (la teoria dei camaleonti).
Caro signor Petraglia ho sentito la necessità di risponderle perché,
in questo modo ho risposto a molte persone scettiche nei confronti
del web, che in esso vedono solo un nemico. La saluto cordialmente e
la ringrazio per avermi fornito l' occasione di poter affrontare
questo argomento che mi stà particolarmente a cuore.
Cordialmente, vanna
sereno
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