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La marcia repubblicana - Parigi 11 gennaio 2015
(di Vanna Sereno)

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LE INTENZIONI CHE HANNO ANIMATO I CAPI DI STATO E QUELLE DELLA FOLLA CHE  HA PARTECIPATO ALLA GRANDE MARCIA "REPUBBLICANA", del 11 gennaio 2015, a Parigi, POSSONO ESSERE LE STESSE?

Cerchiamo di capire insieme le vere ragioni di questo fenomeno di massa e cosa ci può essere dietro alla presenza di tanti politici?  (Presente anche Matteo Renzi).

Molti giornali (on line) titolano:

“Un messaggio forte contro il terrorismo arriva dalla gente comune che, insieme ai capi di stato ed ai rappresentanti politici, sono scesi in piazza a centinaia di migliaia, portando famiglie e bambini per dire "no" alla paura”.

Per testare la bontà delle intenzioni di questi capi di stato e rappresentanti politici e per comprendere se capi di stato e folla possano essere scesi in piazza con le stesse intenzioni che hanno animato la folla, proviamo a riflettere sul nostro premier che è quello che maggiormente conosciamo.

Premesso che qualsiasi atto di violenza è da condannare fermamente, propongo agli italiani di cercare risposta a queste domande, per poter arrivare ad una risposta spontanea alla domanda iniziale.
Non stupirti se le prime domande ti dovessero sembrare estranee all’argomento in questione. Tempo al tempo. Leggile tutte e man mano, immagina la tua risposta.


1   Ritieni che faccia bene Renzi a puntare solo sugli investimenti pubblici e sulle mitiche grandi opere? Lui sa bene che il loro impatto sulla congiuntura sarà necessariamente spostato nel tempo, mentre occorre muovere la produzione qui e ora, prima che il  paziente Italia muoia.

2   A chi fa gioco, quindi, questa scelta politica, visto che l’Italia nel frattempo morirà definitivamente?

3   Ritieni che, in generale, Renzi abbia fatto scelte sagge per far ripartire l’economia?

4   Ritieni che l’obolo elettorale degli 80€ di Renzi abbia dato buoni risultati sull’economia, visto che con una mano ha dato e con due ha preso (imposte locali, patrimonialine, balzelli vari)?

5   Ritieni che Renzi abbia prodotto buoni risultati in tema di riforma del mercato del lavoro?

6   Cos’ha fatto Renzi per  offrire al nostro paese una spinta per far ripartire l’economia?

7   Ti soddisfano i dati sulla disoccupazione crescente?

8   Ritieni davvero che Renzi abbia fatto il bene dell’Italia, oltre ad introdurre la moda dei selfies?

9   Ti ricordi quando Renzi, il 22 agosto 2014, ha fatto la spettacolare doccia gelata per aderire alla campagna contro la Sla e ad ottobre ha tagliato di 100 milioni di euro il fondo per i malati di Sla?

10  Non trovi che ogni azione spettacolare con la quale ha coinvolto le masse, si sia poi rivelata un grande flop?

11  Non ti sei mai sentito preso in giro?

12  Hai mai sentito Renzi preoccuparsi per le sorti dei nostri marò?

13  Hai mai visto Renzi preoccuparsi dei nostri suicidi causati dalla mancanza di lavoro e da un fisco ingiusto? … sono, infatti, stati ribattezzati, dagli italiani, “suicidi di stato”.

14  Hai mai visto Renzi preoccuparsi degli esodati, messi sul lastrico dalla Fornero?

15  Hai mai visto Renzi turbato dalla disperazione che dilaga in Italia?

16  RITIENI CHE RENZI ABBIA FATTO SCELTE SERIE PER CONTRASTARE IL TERRORISMO?

17  DOVE RITIENI CHE DOVREBBERO AGIRE I CAPI DI STATO PER IL BENE DEI SINGOLI PAESI?  (Nelle piazze, dopo una strage o nei luoghi preposti all’azione di governo?)

18  PERCHÉ, SECONDO TE, RENZI, HA PARTECIPATO ALLA MARCIA, insieme a tutti quei capi di stato che vogliono svendere le singole sovranità nazionali, sacrificando i popoli a favore di progetti che nulla hanno a che fare con il bene per le collettività?

19  È forse accettabile la partecipazione di solidarietà ad un dramma, proprio da parte di chi ha prodotto le politiche che hanno permesso che il dramma accadesse?

20  Se è vero che non esiste alcuna ragione per limitare la libertà di stampa ed il diritto di ognuno ad esprimere il proprio pensiero, è forse giusto consentire l’offesa verso qualsiasi credo religioso?

21  Tu lo fai? In Italia esistono leggi che impongono di non offendere. L’offesa è punita per legge.

22  Ogni azione di violenza è da condannare ma sei sicuro di sentirti Charlie, che ha offeso continuamente ed efferatamente tutte le religioni?

C’è chi ha sempre predicato decisionismo, nelle giuste sedi, per evitare simili tragedie, (dove gli uomini di governo son pagati per decidere nell’interesse del popolo, per evitare l’invasione, e per pretendere che le leggi dei rispettivi paesi vengano semplicemente rispettate) che oggi, non sono scesi in piazza a rendersi ridicoli al grido di “ Je suis Charlie”.

23  QUALI SARANNO STATE, QUINDI, LE VERE MOTIVAZIONI PER CUI I CAPI DI STATO E MOLTI I RAPPRESENTANTI POLITICI HANNO PARTECIPATO ALLA MARCIA?

24  Potrebbero mai essere simili alle vostre che, privi d’ogni potere decisionale, potete solo appellarvi alla protesta ed alla manifestazione a causa di tutto ciò che stiamo subendo?

25  E’ accettabile, quindi, che chi ha “permesso” che i drammi si materializzassero, (mentre erano profumatamente pagati per impedirlo) sfilino candidamente nel ricordo delle vittime, con i parenti delle vittime, con il popolo leso nel corpo, nell’anima e nella dignità, “IN CERCA DI RICONFERMA DI CONSENSI E RICONOSCIMENTI DI STIMA?”

26  BASTA DAVVERO COSÌ POCO AI POPOLI PER DIMENTICARE LE RESPONSABILITÀ DI CHI LI HA CONDOTTI A TANTA DISPERAZIONE?

27  Ora chiediti se le motivazioni dei capi di stato, dei politici e dei cittadini che hanno marciato in piazza, possano essere minimamente compatibili, le une con le altre.

28  Ti  nasce, vero, il sospetto che le ragioni, dichiarate, attraverso i media, dai capi di stato e dai politici in carica, non possano corrispondere, in alcun modo, alle ragioni di chi vien travolto dai giochi di prestigio propagandati dai governi, che giocano con la disperazione, il dissesto economico sociale, con la vita e con la morte, quali armi letali per piegare il nostro continente verso nuove configurazioni politiche? 


Questa è la terza guerra mondiale e farà più morti di qualsiasi guerra abbiate mai conosciuto attraverso i libri di storia.

La gente non può comprendere ne può credere di essere legata e soggiogata da armi che non riconosce come tali.

Le persone sentono, istintivamente, che qualche cosa non va, ma a causa della natura tecnica delle armi silenziose, non possono esprimere il proprio sentimento, in modo razionale ed occuparsi del problema con intelligenza. Per associarsi con altri, per difendersi contro le armi che ci soggiogano, è necessario comprendere quali siano le armi in uso.

Quando un'arma silenziosa gradualmente viene applicata , la gente si adatta alla sua presenza ed impara a tollerare il suo abuso, sulla propria vita, fino a che la pressione ( psicologica ed economica) diviene troppo grande e si ribella. Ma se la ribellione arriverà ad “esser di pancia”, per mancanza di risorse per la sussistenza, la ribellione, diventerà anch’essa un arma contro il popolo stesso.

Pensate all’introduzione dell’Euro come moneta unica, un arma di ricatto micidiale. La moneta unica è stata pensata, per la prima, volta negli anni 40 ed oggi, non è una moneta, come i più pensano, ma un metodo di governo. Il debito pubblico è lo strumento di ricatto, per eccellenza, per mezzo del quale ricattare i popoli, architettato per autoalimentarsi, renderà, via, via, tutti i popoli d’Europa sempre più schiavi, sottomessi ad un’oligarchia che stampa e fornisce una moneta a debito, alla stregua di falsari, una moneta che appartiene a privati.  Il debito pubblico, se mantenuto all’interno dei singoli paesi con sovranità monetaria, non avrebbe mai creato alcun problema, invece, il buon (si fa per dire) Prodi lo internazionalizzò, calandoci così nella più mortifera trappola del ricatto. Da quest’inferno irreversibile, mirato all’esproprio di tutti i beni delle singole nazioni, compreso lo spoglio dei beni dei privati e dei diritti, le singole nazioni potrebbero uscire solo ricominciando a stampare moneta, potendo così nuovamente decidere delle singole economie dei paesi d’Europa.

Dopo il controllo e la gestione del dissenso, l’ormai tristemente attuale strategia del terrore è una delle ultime fasi, ampiamente descritta, in tutti i protocolli di controllo mentale delle masse con i quali, da secoli, decidono delle sorti di intere popolazioni.

Molti si sono illusi che, conclusa la seconda guerra mondiale, i fautori della stessa, si fossero fatti una ragione della sconfitta, abbandonando le proprie mire espansionistiche. All’insaputa di tutti, lo scenario di guerra si stava solo spostando dalla conquista dei territori, per mezzo dell’uso delle armi da fuoco, a quello della conquista delle economie, per mezzo di armi dalla natura talmente diversa che la gente non avrebbe saputo riconoscere come tali. L’ immaginario collettivo, abituato a pensare ad una guerra di conquista per mezzo dell’uso delle armi da fuoco, non era certo pronto al cambio di ambiti e di strumenti, per lo stesso fine.  Hanno, così, preso il pieno controllo dei media e ti hanno anche obbligato a pagare il canone, per convincerti che quell’arma fosse un privilegio e per indurti a ribellarti nel tentativo di dipingere quell’arma come un tuo diritto alla libertà d’informazione. POVERI NOI.


Ora stanno spingendo i popoli alla resa spontanea, convincendoli ad agire per il bene di se stessi. Li hanno indotti ad una tale sfiducia, verso le istituzioni, da portare molti alla rinuncia spontanea al diritto di voto, altri li hanno impegnati in forsennate tifoserie, in difesa delle illusioni di cui li nutrono ed ora sperano di indurli a chiedere protezione proprio a chi ha, sapientemente, indotto le ragioni del disastro.

Ma se tu fossi cosciente che stai chiedendo aiuto proprio a chi ti sta uccidendo lentamente, gli chiederesti ancora aiuto, nella certezza che, fidandoti di lui, accelereresti solo i tempi della tua fine?

Se non imparerai a riconoscere, in fretta, chi vuole veramente agire in nome del popolo e permetterai alla macchina del fango, che si nutre di menzogne (che più volte ripetute, magicamente si sostituiscono alla verità) di alimentare oltre la confusione avranno definitivamente vinto e presto, lo stato del diritto sarà cosa superata. Non avranno più necessità di mentirti. Non avrai più risorse per ribellarti.

E’ ormai ampiamente dimostrato che il metodo imposto da quest’Europa, dominata dalle oligarchie finanziarie, che continua ad applicare il suo diktat del rigore, provoca risultati catastrofici sulle economie dei singoli paesi ai quali vengono applicate.

I metodi applicati alla Grecia, negli anni recenti, vengono attualmente applicati ad altri paesi d’Europa, a partire dall’Italia.

Mi viene in mente la citazione più saggia e lungimirante dell’ultimo secolo per cui, secondo Einstein, la definizione di FOLLIA è: "continuare a fare le  stesse cose aspettandosi risultati diversi" 

Chiedetevi dunque se la volontà di ripetere gli stessi errori, più che un’espressione di follia, non lasci, invece, trasparire assoluta malafede, la vera intenzione della classe dominante.

                                                                                                                                      

                                     Vanna Sereno