Pensate se per magia nei giorni scorsi il pubblico
italiano avesse avuto a disposizione un “bollettino
meteorologico” di questo tipo: |
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“Venerdì, 4 novembre 2011: Nubi in progressivo aumento sulle
Tirreniche ad iniziare dalla Toscana, con piogge sparse in
intensificazione sui settori appenninici ed in locale estensione serale
a Lazio e nord Sardegna. Nuvolosità igroscopica indotta, (scie
chimiche persistenti), invece, in aumento sulle Adriatiche. Ciò impedirà
alla perturbazione di spostarsi verso est e prolungherà i fenomeni
piovosi su Liguria di Levante e sulla Toscana. Rischio di fenomeni
violenti.”
Che dite, forse qualcuno a Genova avrebbe potuto prevedere un improvviso
straripamento del fiume nei viali cittadini? E magari, combinando questo
“bollettino meteorologico” alle già note condizioni del territorio,
avrebbe potuto mettere in allerta la popolazione locale, tenere le
scuole chiuse per precauzione, limitare il traffico al minimo
indispensabile, e predisporre nel frattempo gli adeguati mezzi di
soccorso?
Non lo sappiamo, e di sicuro non potremo dirlo mai. La storia non è
fatta con i “se”.
Una cosa però possiamo affermarla con certezza: il bollettino
sopracitato esiste già, ed è stato pubblicato tre giorni prima
dell’alluvione che ha travolto Genova e dintorni. Il problema è che
non è stato pubblicato sui media nazionali, ma da un cittadino
qualunque, noto per le sue ricerche sulle scie chimiche, di nome Rosario
Marcianò. Ecco l'articolo.
La data di pubblicazione è 1 novembre 2011, e copre i quattro giorni
seguenti. Come si intuisce dal tono generale delle sue “previsioni”,
Marcianò sembra sposare con grande disinvoltura la classica
interpretazione delle immagini satellitari ...
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