http://www.acaja.com/capture1.jpgCI PRENDONO IN GIRO ?  COME ?         "Riflessioni ..... ad alta voce".

In edicola Aprile 2011     La scatola magica di Veronesi

L’ing. Riccardo Lattanzi scrive e firma un incredibile articolo sulla rivista Wired  (Aprile 2011).
Lo sapranno i superiori di Lattanzi del New York Medical Center Department of Medicine, Depatment of Radiology, School of Medicine, Center for Biomedical Imaging che l’ingegnere scrive cose di questo genere? 

In seguito a quest'articolo, milioni di lettori saranno indotti a pensare che l' inventore della "scatola magica" di Veronesi abbia inventato qualcosa di rivoluzionario, di incredibile, di avanguardistico.

Testualmente Lattanzi riporta le parole dell' inventore della scatola magica:

"Con alcuni amici avevo noleggiato una barca in Norvegia. Navigavamo a gonfie vele verso il Polo Nord finché il mare ha cominciato ad assomigliare a una granita, costringendoci a rallentare e fare lo slalom tra i pezzi di ghiaccio. Eureca! E’ destreggiandomi tra i ghiacci che intuii come, rilevando i cambiamenti di velocità e direzione dei fluidi presenti nei tessuti, avremmo potuto scoprire la presenza di addensamenti cellulari". (dwi diffusion-weighted imaging).

Poche righe dopo, Lattanzi sentenzia:

" l'intuizione di Bellomi era corretta"

Con questa affermazione attribuisce l'invenzione a Bellomi, pur sapendo che la presunta invenzione di Bellomi non può essere un' invenzione in quanto era già conosciuta negli anni 80 come lui stesso riporta poche righe dopo. 

Questa è comunicazione onesta? Cosa ci vogliono far credere? Di vero c'è che Bellomi sarà senz' altro un buon velista!

Chiunque, con una semplice ricerca su Google al testo "dwi diffusion-weighed imaging" avrebbe potuto trovare 84.500 hits. Lattanzi non lo ha fatto? Incredibile ! Una ricerca ulteriore avrebbe rivelato che i primi che avevano avuto la "pensata" di Bellomi erano Stejskal ED e TannerJE, nel lontano 1965. Da una ricerca un pochino più approfondita dell' applicazione di questa "presunta pensata di Bellomi" si sarebbero trovate molte informazioni, anche soltanto cercando su Wikipedia, su applicazioni in diversi settori (compresi quelli del cancro).

Chi si chiede che cosa sia questa “scatola magica” sappia che risulta essere una comune apparecchiatura di Risonanza Magnetica della Siemens, senza che sia stata rivendicata, in nessun documento, alcuna modifica hardware che possa giustificare l’appellativo di “scatola magica”.  Nel caso esistesse tale modifica sarebbe un dovere professionale, da parte del Lattanzi, di segnalarne l’esistenza e descrivere in che cosa consista questa “scatola magica”.  Lattanzi per contro ci descrive il concetto innovativo del Dwi con l’analogia del viaggio di Bellomi in barca a vela, attribuendogli “l’intuizione corretta” cioe’ l’invenzione (che esisteva gia’ da decenni, descritta in migliaia di articoli). Leggendo attentamente l’articolo di Lattanzi, in cerca di qualcosa di nuovo, fornito da Bellomi e co, si legge a pagina 64 della rivista Wired (aprile2011) che il loro software ha ridotto “la durata di alcuni esami da 40 a 20 minuti” (Bellomi e Veronesi, in diverse interviste rilasciate l’8 giugno 2010 rivendicavano 15 minuti ed ora si e’ passati a 20 minuti). 

Questo non si puo’ chiamare invenzione!

Lattanzi, Veronesi e Bellomi devono spiegare, quale sarebbe il concetto innovativo che permetterebbe di diagnosticare il cancro più precocemente, fornendo almeno un riferimento bibliografico, come hanno fatto con l’analogia del Dwi, (che non era farina del loro sacco).  La realtà è forse che Veronesi e Bellomi non possono rivendicare alcun miglioramento significativo nella diagnosi precoce del cancro?  Cosa è stato veramente inventato?  Sinceramente nulla di quanto scritto in questo articolo lascia spazio a credere ad alcuna invenzione né rivoluzione !

La popolazione, che da 50 anni vien nutrita d illusioni, è stufa di parole vuote, prive di sostanza, e non è più disposta a credere alle parole di chi promette chimere. L'WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevede che entro il 2030 la mortalità da cancro sarà pressoché raddoppiata. Questo è un dato piuttosto allarmante. Non credete?
Nell' articolo in questione sembrerebbe che, ad ogni costo, sia necessario far credere ai lettori che si sia in presenza di qualcosa di eccezionale e di una scoperta rivoluzionaria, forse per giustificare una raccolta fondi per acquistare due nuove apparecchiature di risonanza magnetica da 5 milioni di euro?

Se ci fossero i presupposti per un dialogo, sarei lieta di poter pubblicare una replica di. Lattanzi, di Bellomi e di Veronesi a proposito di quest'articolo che mi ha lasciata molto perplessa e piuttosto sconcertata.

vanna sereno


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